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venerdì 10 febbraio 2017

AMPLIAMENTO ITALCAVE. Si approssima il Consiglio Monotematico: CAPIAMOCI QUALCOSA.

Vista satellitare Google Map

AMPLIAMENTO ITALCAVE. SI APPROSSIMA IL CONSIGLIO MONOTEMATICO: CAPIAMOCI QUALCOSA !!


Zona oggetto di ampliamento

CITTADINI DISORIENTATI DA OPPOSTE VERSIONI DEI FATTI
I cittadini sono alquanto disorientati sulla vicenda “Ampliamento Italcave” perché, come spesso accade in queste vicende, le notizie comparse sulla stampa, hanno riportato versioni opposte della vicenda. Non ci resta che elencare alcuni  fatti, a nostra conoscenza, attinti dagli atti della voluminosa mole di dati che hanno portato al VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).

LO SCOPO DI QUESTA PAGINA
A scanso di equivoci, ribadiamo che questa pagina non intende difendere l’operato delle “autorità” che hanno permesso e permettono ancora, il conferimento di rifiuti (ultimi, quelli del foggiano) nella discarica a noi vicina.
Il giudizio sull'operato di queste “autorità” rimane molto severo a causa della “non vivibilità” cui è costretto  un intero rione del nostro paese. 

Si vogliono  invece, portare a conoscenza dei lettori di queste pagine, gli elementi, a mio giudizio obiettivi, che hanno portato alla decisione del Comune di Statte, di votare a favore di questa autorizzazione,  perché si è avuta  l’impressione che vi siano state delle accuse implicite e non confessabili  nei riguardi del 1° cittadino; 
Come avrei fatto con chiunque,
(amico o meno),  ho voluto documentarmi con pazienza nel voluminoso dossier del VIA per trovare elementi oggettivi che avvalorassero o meno questa tesi.
Se qualcuno avesse l’impressione che io sia di parte, ricordo che, nella pagina precedente del blog (ultimo consiglio comunale) ho avuto la sensazione che qualcuno,  della parte cosiddetta amica, implicitamente abbia pensato la stessa cosa contro di loro.
Accenno brevemente  agli eventi.


1: La zona oggetto di autorizzazione dista dalle prime case del Rione Feliciolla circa 2000 metri.

GLI EVENTI
Il 18 Ottobre 2016 si è svolta  una Conferenza dei Servizi,  indetta dalla Provincia per rispondere ad una richiesta di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per l’ampliamento di una zona estrattiva della  Società Italcave ricadente nel Comune di Statte.
 In tale occasione è stato concesso il VIA, col parere positivo
del professor Petruzzelli, (Responsabile Scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Bari  e presidente del Comitato tecnico provinciale, Ambientale di Taranto).
Il sindaco di Statte cui si chiedeva il parere relativo,   dava il suo assenso all’ampliamento della Cava stessa; da notare che il  29 novembre 2016 successivo,  la Giunta Comunale, “ratificava” il VIA concesso dalla Provincia. 
Il 14 gennaio compariva un post su di un social: “Luciano De Gregorio ed Emanuele Cristofaro dicono no all'ampliamento della discarica italcave!” Posizione ribadita durante un’Assemble Pubblica svoltasi il 20 gennaio con l'assenso degli altri Consiglieri di opposizione.

L'ESSENZIALE DELLA NOTIZIA TERMINA QUI, MAGGIORI DETTAGLI VERRANNO ILLUSTRATI NELLA SUCCESSIVA APPENDICE

Il terreno oggetto degli eventuali futuri scavi. (Fonte Progetto Italcave)

APPENDICE

LE PERPLESSITÀ DELLE OPPOSIZIONI E DEI CITTADINI SONO GIUSTIFICATE?
Cerchiamo di sintetizzare sommariamente le osservazioni che i Consiglieri di Opposizione hanno mosso al sindaco ma anche le domande dei cittadini  in rapporto al suo assenso al VIA.

IL MOTIVO DEL PARERE CONTRARIO DI ARPA E DEL NOSTRO TECNICO COMUNALE
L’Arpa e il nostro tecnico hanno espresso parere contrario, perché hanno ritenuto pericoloso per gli addetti ai lavori le operazioni di rimozione del top soil  ossia del terreno superficiale  del settore da ampliare (ma anche degli altri settori),  perché contenente residui di metalli: Berillio; Cr (Cromo), IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici),  e PCB (Composti Organici di Bifenil e Cloro); elementi ritenuti  tossici e cancerogeni. 
I suddetti tecnici contrari al VIA, hanno fatto rilevare che movimentare questo strato superficiale, per accedere allo scavo,  pur con le dovute precauzioni, potrebbe rappresentare un pericolo  per gli addetti alla rimozione stessa.

PERCHÉ IL PROFESSOR PETRUZZELLI HA RITENUTO DI DARE IL SUO ASSENSO?
Il  professor Petruzzelli esperto di chiara fama di questi problemi, pur non smentendo le valutazioni dell’ARPA e del nostro tecnico Comunale ha ritenuto che, attuando i moderni protocolli disponibili,
la movimentazione dei terreni superficiali allo scavo (topo soil), possa essere attuata correttamente  e senza pericoli per gli addetti stessi. (come è accaduto con la rimozione dei terreni circostanti le cinque scuole del rione Tamburi n.d.r). 
Ricordiamo inoltre che, come risulta dal voluminoso dossier relativo al VIA, le prime fasi di esecuzione del progetto dovranno essere costantemente e localmente monitorate dalle autorità ambientali che hanno concesso il VIA..

In viola fucsia, il tratto di Cava da ampliare (Fonte Progetto Italcave)

ALCUNI CITTADINI SI CHIEDONO: FORSE IL VERO SCOPO DELLO SCAVO E' FARE POSTO AD UNA FUTURA DISCARICA DI RIFIUTI?
Alcuni cittadini temono che il vero scopo di questo ampliamento, sia in realtà, un modo  surrettizio per  ampliare la zona di conferimento  rifiuti: è fondato questo timore?
In realtà, il  progetto, e conseguente autorizzazione VIA, prevedono una divisione del terreno in 5 diversi  lotti di “coltivazione” della durata media di tre anni anni ciascuno; ad ogni esaurimento di un lotto  è previsto tassativamente il riempimento dei vuoti con materiali inerti e piantumazioni di ulivi, in numero superiore ai pochi, ora presenti.
Questo progetto e il relativo VIA sono vincolanti nel progetto e nel VIA.


In verde, il tratto di cava da autorizzare della superficie di 8,5 ettari circa e dista 500 metri dalla masseria Santa Teresa e circa 700 metri dalla Masseria "La Felice". (Fonte Progetto Italcave)

L’ARPA ED IL NOSTRO TECNICO, IPOTIZZANO UN AUMENTO DELLE “POLVERI SOTTILI” DI NATURA CALCAREA CHE POTREBBERO INVESTIRE IL RIONE FELICIOLLA.
Intanto precisiamo che il tratto di cava che dovrebbe entrare in esercizio, si trova più distante da Statte delle cave già in attività,  comunque,  è pure vero che, in generale, ogni aumento delle attività estrattive dovrebbe procurare un aumento della quantità complessiva  delle polveri disperse.
Tuttavia a questa considerazione bisogna aggiungere un elemento importante, emerso dalla documentazione presentata dall'Impresa Italcave e dai conseguenti obblighi del  VIA:
“Le emissioni di polveri in atmosfera saranno ulteriormente ridotte utilizzando mezzi e tecnologie che rispettano le norme in materia di emissioni, provvedendo alla copertura dei vagli, (sia del nuovo impianto che di quelli in attività che AD OGGI, sono la maggior fonte di emissione di polveri), umidificando il materiale soprattutto in corrispondenza del salto dei nastri e creando una vera e propria barriera fisica piantumando nuove specie arboree lungo i confini dello stabilimento” .
Ricordiamo che i vagli sono una sorta di mulino-setaccio selezionatore del materiale calcareo e rappresentano la maggiore fonte di dispersione di polveri sottili e NON.
(Se, volessimo credere totalmente a queste asserzioni, potremmo dedurre che le emissioni di polveri, potrebbero drasticamente diminuire per la copertura dei vagli e per gli altri accorgimenti ma siccome non siamo tanto ingenui, ci accontenteremmo che le emissioni di polvere rimanessero stabili).

PERCHÉ DARE L'ASSENSO AD UN PROGETTO CHE, NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI, SEMBRA NON DARE NESSUN VANTAGGIO ALL'AMBIENTE E ALL'ECONOMIA STATTESE? 

Probabilmente, anche la ragione che segue è  un aspetto che il sindaco di Statte, ha dovuto prendere in considerazione oltre alla compensazione "Recupero della zona "Teatro Leucaspide". Quello che riporto fa parte della relazione dei tecnici curatori della richiesta del VIA che, è difficile liquidare  come semplice  “ricatto occupazionale”:
“In caso di mancata autorizzazione all'ampliamento, si avrà un impatto negativo sull'assetto socio-economico dell’area di interesse, in quanto determinerebbe un termine delle attività lavorative decisamente più breve, rispetto alle prospettive che potrebbero nascere con l’espansione della cava in oggetto”
(E’ evidente che questo "termine delle attività lavorative", non sia prossimo  ma credo, sia stato un ulteriore motivo, che abbia spinto il sindaco a concedere l’assenso del nostro Comune.)

LA COMPENSAZIONE “TEATRO DI LEUCASPIDE” O ALTRO?
La zona del teatro Leucaspide  da bonificare per compensazione (progetto comunale presentato)

Dettagli del progetto del recupero della zona "Teatro Leucaspide" (Fonte progetto Comunale presentato)


Dettagli dei costi (circa 340 mila €) Fonte Progetto Comunale Presentato

Infine, il problema “compensazione”.
Come è noto, il sindaco si è presentato alla Conferenza dei Servizi del 18 ottobre con la richiesta di compensazione, consistente nel finanziamento da parte della Società Italcave,  di un progetto di cui lo stesso sindaco era portatore: La bonifica del “Teatro Leucaspide e delle zone circostanti”.
Tralasciamo la mia personale posizione (che conta soltanto come parere di un singolo cittadino) , contraria in generale  alle compensazioni contrattate tra Impresa e Comune, osservo che questi, mini parchi ultra periferici e poco frequentati (come prometterebbe di essere questo),  si sono dimostrati spesso  una fonte di aggravio per le stesse spese di gestione e manutenzione a carico dei cittadini e bersagli vandalici problematici da prevenire, mentre  l’utilità e la frequentazione da parte dei cittadini stessi si sono dimostrate sempre inferiori alle attese.  Ed allora?




Alcune case del Rione Feliciolla (Google Map)

I CITTADINI DEL RIONE FELICIOLLA E CONCLUSIONE
Quella zona è stata nei pensieri degli stattesi coscienti, da decenni, da quando un sindaco di Taranto, autorizzò il conferimento dei rifiuti nel tratto di cava che ricadeva (e ricade) nel territorio di Taranto. 
Ci siamo sempre immedesimati in quei cittadini che hanno visto le loro case azzerarsi di valore ed  il loro ambiente reso invivibile per l'aria irrespirabile ..
Allora, in attesa di qualche felice soluzione, che all'orizzonte ancora non si vede, non dovremmo limitarci a delle generiche “espressioni di solidarietà”,   ma  dovremmo far sentire loro, la nostra vicinanza. In che modo?
Se proprio compensazione dovrà esserci, facciamo in modo che i beneficiari siano, appunto, gli abitanti di quel rione: Ci chiediamo: è mai possibile che  gli abitanti che vivono sui rifiuti,  debbano pagare la tassa sui rifiuti uguale agli altri cittadini?
I burocratichesi e politichesi ribatteranno che “La legge non prevede compensi in denaro”; la butto così da profano: Auspichiamo che dal Consiglio Monotematico  venga fuori una mozione  che inviti la Regione a trovare una forma di riduzione della eco tassa dovuta dal nostro comune per finanziare una sorta di franchigia (totale o parziale  che sia)  a favore dei concittadini di quella zona.

CURIOSITA'
Il tratto interessato all'autorizzazione VIA ricopre una superficie di circa 8,5 ettari.
Il terreno da scavare dista dalle prime case del rione Feliciolla circa 2000 metri .

Il tratto di cava di calcare già in funzione dista dalle prime case della feliciolla circa 1700 metri.
Il terreno dista dalla masseria Santa Teresa circa 500 metri e dal bivio Todisco-Statte (zona della Madonnina) circa 3 chilometri.
Il tratto di cava adibito a conferimento rifiuti, dista dalle prime case del Rione Feliciolla, circa 1500 metri.
Lo scavo è previsto in 5 diversi lotti divisi anche temporalmente della durata complessiva di scavo di circa 18 anni.


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